Mito e società del progresso nell’opera di Stefano Benni - Aix-Marseille Université Accéder directement au contenu
Pré-Publication, Document De Travail Année : 2017

Mito e società del progresso nell’opera di Stefano Benni

Stefano Magni
  • Fonction : Auteur
  • PersonId : 1019973

Résumé

Partendo dall'ultimo libro pubblicato da Stefano Benni, Pantera, e analizzando l'intero arco della produzione dell'autore, questo articolo analizza il mito della società dei consumi nell'opera dello scrittore: il luccichio del mondo occidentale si impone come necessario termine di confronto da sfuggire, decostruire, demitizzare. Mito e società del progresso nell'opera di Stefano Benni Parlare di mito nei quasi quarant'anni di attività di Stefano Benni è un tema che può portare a numerose riflessioni. Per provare a chiarire il rapporto dello scrittore con il mito è innanzitutto necessario proporre una definizione del termine. Mito è da un lato una narrazione fantastica di gesta epiche, dall'altro è anche un evento che assume proporzioni leggendarie. Nei quasi quarant'anni di attività, Benni ha raccontato, reinterpretato, demistificato e anche creato numerosi miti. Si tratta di avventure che conducono il lettore in mondi lontani e stralunati, universi che sfuggono dal reale, ma che pur alludono al quotidiano. In effetti, il confronto con la società contemporanea risulta essere fondamentale nella prospettiva dell'impegno politico di Benni. Per questa ragione mi sembra interessante proporre una lettura del mito in Benni considerando in che modo la società contemporanea si mette in relazione con esso. Vedremo in un primo momento come la nostra società dei consumi rappresenti la morte del mito, ovvero del racconto epico. Vedremo poi in che modo la critica di questo mondo diventi essa stessa un racconto, un mythos di epopee leggendarie. Spiegheremo infine che per sfuggire alla banalizzazione del presente è necessaria la creazione di un mito che cerca il suo modello nell'alterità rispetto alla società dei consumi: il passato, il fantastico, lo straordinario. Prima parte: la società consumistica come fine del mito Il mito, secondo l'etimologia greca, è innanzitutto un racconto affascinante dai toni epici e fantastici. Vorrei mostrare come in Benni questa forma di mito sia possibile solo in opposizione al laconico presente della società dei consumi. Prendo come esempio Pantera (2014) la novella che dà il titolo all'ultimo libro di Benni. Vi si racconta la storia di un'enigmatica e affascinante giocatrice di biliardo che compete e vince contro gli uomini sui migliori tavoli del giro. Questa storia rientra per molti versi nella tipologia narrativa benniana: vi si presenta un racconto dai toni epici – grandi colpi, partite memorabili, giocatori straordinari – che risulta avere spunti parodici rispetto ad un modello classico predefinito: in questo caso il campione è una donna. L'autore, infatti, ha spesso offerto il meglio del suo repertorio raccontando storie che prendono spunto da un prototipo riconoscibile. Attraverso questa operazione, il modello viene consacrato come uno stereotipo o come un mito. L'abilità benniana sta nello stravolgere l'ipotesto rendendolo affascinante in un capovolgimento parodico talmente ricco di spunti semici da creare un nuovo modello.

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  • HAL Id : hal-01610178 , version 1

Citer

Stefano Magni. Mito e società del progresso nell’opera di Stefano Benni. 2017. ⟨hal-01610178⟩
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