« "Spasimo" di Federico De Roberto o i compromessi della fede e della ragione », Annali della Fondazione Verga, n°2 (nuova serie), 2009, pp. 277-300.
Abstract
Michela Toppano, « Spasimo di Federico De Roberto o i compromessi della fede e della ragione », Annali della Fondazione Verga, n°2 (nuova serie), 2009, pp. 277-300. Spasimo, romanzo spesso considerato dalla critica un'involuzione nella carriera di De Roberto, è una delle opere tarde in cui l'autore cerca di superare la totale centralità della ragione, recuperando un mondo ideale che dia risposta ai quesiti esistenziali. Ma, a cavallo tra i due secoli, il recupero della tradizione impone un compromesso con esigenze più moderne. Il romanzo, che unisce le due linee narrative dell'inchiesta giudiziaria e della biografia, dimostra l'insufficienza e la sconfitta della ragione, dato che una dimensione trascendente contamina la struttura del romanzo poliziesco. Il personaggio della contessa d'Arda incarna una visione non razionale del mondo, ma 'incantato' e basato sull'ispirazione e la fede, capace di svelare nuove vie di ricerca.