G. A. Borgese, D. Discorso-di, and G. A. Borgese, , pp.512-542, 1915.

. Ibid,

G. A. Marco-massimiliano-lenzi and . Borgese, Prima di collaborare con il «Corriere della sera», Borgese aveva scritto per «Il Mattino» di Napoli. Questo quotidiano aveva espresso la sua perplessità sull'alleanza con il mondo germanico già negli anni 1907-1908, durante la sua collaboraziaone, p.618, 1996.

D. Bernardo and . Bulow, , 1914.

G. A. Borgese and L. ,

S. , Pangermanesimo: i confini, 22 dicembre 1914; Pangermanesimo: l'idea, 1 gennaio 1915; Pangermanesimo: valori positivi, 25 gennaio 1915; Pangermanesimo: valori negativi, vol.9, 1915.

, Romani e in seguito protetta dalle Alpi, dall'altro la dispersione dei popoli germanici che di fronte a confini imprecisi non hanno un'idea chiara della loro compattezza etnica, ma che proprio a causa della mancanza di barriere naturali hanno dovuto sviluppare un carattere guerriero: « Poiché il germanesimo abita una casa che ha le porte sempre spalancate, deve starsene sempre con la pistola in pugno ». Questo li ha spinti ad un nazionalismo onnivoro e vorace che vorrebbe estendere il loro dominio dal Nord Europa fino all'India. È in questo articolo che viene teorizzata l'idea di Borgese, poi espressa anche altrove, secondo cui esiste una volontà tedesca di unire Berlino a Bagdad. Dopo aver ironicamente precisato che « Per sentirsi ben sicuro il germanesimo dovrebbe sentirsi a casa sua ovunque, Vi si trova un'esplicita accusa dell'imperialismo tedesco che nasce in realtà da approssimazioni nazionaliste che anticipano certe grossolanità del regime fascista: da un lato Borgese presenta la compattezza etnica dell'Italia, creata rapidamente dai, vol.40

&. Dell, Se la Germania conquistasse il governo d'Europa, non perciò noi cesseremmo d'essere meticci, occhibruni, bassi di statura, schiavi e bugiardi. E allora che cosa può sperare il mondo dall'egemonia tedesca 41 ? ». Questi articoli sono in seguito raccolti nel volume Italia e Germania (1915) che riassume l'esperienza giornalistica di Borgese del biennio 1914-1915 e in cui ritroviamo altri esempi concreti di antigermanesimo: i valori del cristianesimo sono prerogativa dell'Intesa, Ma il concetto naturale di razza è statico e morto

O. Borgese, G. Emigrato-negli-stati-uniti-d'america, and . Guerra, Egli vi ricorda i cambiamenti di posizione dei nazionalisti 44 , mostrando come in ogni momento la sua posizione fosse quella giusta. Sempre convincente alla lettura, Borgese dà il meglio di sé nel colore e nell'arguzia delle sue polemiche, anche se con questo articolo spero di aver mostrato che un percorso evolutivo è esistito ed ha comportato anche cambiamenti di posizione su argomenti cruciali del dibattito interventista. Questa evoluzione permette di capire meglio gli articoli e i volumi pubblicati nel 1914-1915 capendo i risvolti della polemica personale che ha accompagnato Borgese contro i nazionalisti di Corradini. Il suo nazionalismo moderato mette infatti le sue radici nella polemica del 1910, 1937.

G. A. Borgese, Pangermanesimo: i confini, op

G. A. Borgese, Pangermanesimo: l'idea, op

. Cfr, , 1909.

, Gli articoli che meglio riassumono queste posizioni sono: Questa guerra come guerra religiosa, del 16 marzo 1915; Canti tedeschi di guerra, 1915.

. Bismarckeide, , vol.16, 1915.

D. I-discorsi, Fichte alla nazione Tedesca, del 12 settembre 1915; Il romanzo del popolo tedesco, 1915.

G. A. Cfr and G. Borgese, The March of Fascism, p.128, 1937.

, Questa polemica chiarisce inoltre anche il suo futuro antifascismo. È infatti sviscerando il contraddittorio del 1910-1916 che possiamo capire il futuro antifascismo di Borgese, intellettuale anomalo, borghese antifascista, distante dall'antifascismo canonico, Stefano Magni : CAER -Centre Aixois d'Etudes Romanes, 2018.